Siamo sempre alle prese con la questione “risparmio“. Una famiglia che sia riuscita nonostante la crisi a risparmiare un piccolo gruzzoletto, si chiede se sia il caso di estinguere un mutuo o se non convenga mettersi da parte i soldi per fronteggiare eventuali imprevisti.
Se non siete dipendenti pubblici o pensionati, non avete avuto modo di accedere ai mutui a tasso agevolato messi a disposizione dall’INPS, dopo l’accorpamento con l’INPDAP.
► Mutui più convenienti per dipendenti pubblici e pensionati
Se non siete famiglie a basso reddito, coppie giovani o pensionati e quindi se non avete i requisiti per accedere ai mutui a tasso zero spesso messi a disposizione dagli enti pubblici, allora avete acceso un mutuo tradizionale, quello con il classico piano di rimborso alla francese.
► Mutui a tasso zero per famiglie a basso reddito
Questo vuol dire che la vostra banca ha previsto quote di rimborso del capitale costanti, con tassi d’interesse calcolati sul capitale residuo. Quindi, nelle prime rate la componente d’interessi sarà prevalente, mentre alla fine del mutuo rimborsate praticamente il capitale ottenuto in prestito.
Va da sé che l’estinzione anticipata dal mutuo conviene se si è all’inizio del rimborso o al massimo se sono trascorsi una decina d’anni e si è praticamente a metà del percorso. In caso contrario conviene continuare a mettersi da parte i soldi per gli imprevisti.