Quando internet funge da ufficio di collocamento

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Internet offre lavoro ai giovani. Il mondo del web è sempre più un’ottima vetrina per proporsi come candidato a chi ha un’occupazione da offrire, nonché un canale ormai consolidato per trovare uno sbocco professionale.

Ma Internet è anche la patria della nuova imprenditorialità, dove non soltanto si cerca lavoro, ma si inventano nuove attività e quindi si creano nuove opportunità occupazionali.

E’ la doppia lettura che emerge dai dati elaborati dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, in un’indagine sui fabbisogni delle Piccole e medie imprese nell’ambito della Summer school in corso a Treia, in privincia di Macerata. Secondo i dati elaborati dai professionisti, la rete trascina verso il successo le aziende ‘giovani’: nel 2014, infatti, oltre il 65% delle piccole e medie imprese capitanate da under 35 ha fatto affari grazie al proprio sito internet, alle vendite online e ai social network (Facebook e Twitter). Il web, dunque, si conferma “lo strumento più importante per la promozione del business” per le nuove generazioni di imprenditori italiani.

Ma, come emerge dai dati diffusi dall’Ansa, il web è anche l’ufficio di collocamento del ventunesimo secolo. Internet, infatti, ha permesso nel 2014 al 10% dei ragazzi con meno di 30 anni di trovare la propria occasione nel mercato del lavoro. E, in generale, la Rete, l’Export ed il Digitale rappresentano i tre elementi principali con cui, negli ultimi anni, “le Piccole e medie imprese italiane cercano di uscire dalla crisi economica e migliorare la loro produttività”.

Nel dossier si raccolgono dati che “testimoniano l’esistenza del cosiddetto sistema R.E.D. (Rete, Export, Digitale) che ha condizionato, soprattutto durante il triennio 2013-2015, le scelte operate dalle microimprese e dalle Pmi e permesso di comprendere quali saranno le leve future delle aziende”, dalle quali i professionisti “dovranno ripartire per acquisire nuove competenze ed abilità da mettere a disposizione delle aziende”.

 

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