Siamo in prossimità del Natale e della batosta fiscale per cui è naturale che i contribuenti si chiedano quanti soldi devono ancora dare al fisco per saldare i debiti legati a tutte le imposte. In realtà a fare i conteggi ci ha già pensato la CGIA di Mestre partendo dai dati del 2013 e del 2014.
Nel 2013, dice la CGIA di Mestre, i contribuenti italiani hanno dovuto lavorare fino al 7 giugno dall’inizio dell’anno, per pagare le tasse. Questo vuol dire che rispetto ai lavoratori dell’area euro, gli italiani pagano 9 giorni di più di tasse ma se si fa un confronto con tutti i paesi che compongono l’UE si scopre che la media italiana è 13 giorni più alta di quella dei 28 paesi UE.
>Quante tasse paga ogni anno in media una famiglia italiana
In pratica, come sottolinea il segretario della CGIA:
Nel 2013 gli italiani hanno dedicato 158 giorni di lavoro per onorare le tasse, i tributi, i contributi e le imposte previste dal nostro fisco. Record storico già uguagliato nel 2012. Nell’area dell’euro solo i francesi, con 174 giorni, i belgi, con 172 e i finlandesi, con 161, hanno sopportato uno sforzo fiscale superiore al nostro. La media dell’area dell’euro si è stabilizzata a 149 giorni, mentre quella relativa ai 28 Paesi dell’Ue è stata di 145 giorni.
Se si prova a fare un confronto con gli alti paesi più vicini, si scopre che soltanto la Francia è stata capace di fare peggio di noi con 174 giorni regalati al fisco. In Germania il tax freedom day, infatti scatta dopo 144 giorni e ancora meglio va in Olanda dove arriva dopo 136 giorni o in Spagna dove ne bastano addirittura 123.