In Italia aumenta la spesa pensionistica e di conseguenza il peso medio degli assegni. Ma più di quattro italiani su dieci, percepiscono meno di mille euro al mese di trattamento pensionistico. Non vanno però dimenticati gli 11mila pensionati d’oro – lo 0,1% del totale – che guadagnano più di 10mila euro al mese. I dati sono stati difusi dall’Istat e si riferiscono al 2012, primo anno post-riforma Fornero, anche se le modifiche al sistema pensionistico hanno allargato i loro effetti con tempi più lunghi.
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Nel 2012, dunque, la spesa totale per prestazioni pensionistiche a carico dello Stato è stata di 270.720 milioni di euro, con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente, mentre la sua incidenza sul Pil è aumentata di 0,45 punti percentuali (dal 16,83% del 2011 al 17,28% del 2012). L’importo medio annuo delle pensioni è di 11.482 euro, 253 euro in più rispetto al 2011 (+2,3%). Va però tenuto conto che, sui 16,6 milioni di pensionati censiti nel 2012 (75mila in meno del 2011), in media ognuno di essi ha percepito 16.314 euro all’anno (358 euro in più del 2011) tenendo presente che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione.
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Il 67,3% dei pensionati è titolare di una sola pensione, il 24,9% ne riceve due e il 6,5% tre; il rimanente 1,3% è titolare di quattro o più pensioni. Il 42,6% dei pensionati, percepisce una pensione inferiore a 1.000 euro al mese; il 38,7% tra 1.000 e 2.000 euro, il 13,2% tra 2.000 e 3.000 euro; il 4,2% tra 3.000 e 5.000 euro e l’1,3% percepisce un importo superiore a 5.000 euro.