Tante le novità sui Quota 96, le pensioni scuola e i diritti di circa 4mila insegnanti per riuscire ad andare in pensione con i diritti acquisiti di 40 anni, prima della Riforma Fornero che aveva negato l’uscita dal lavoro ben due anni fa.
In questi giorni, la questione dei quota 96 è divenuta principale poiché rientra tra gli emendamenti della Riforma della Pubblica Amministrazione. Il voto dovrebbe dati i tanti emendamenti presentati (oltre 3000) potrebbe andare anche a giovedì 17 Luglio 2014. È sicuramente un voto molto importante, poichè rappresenterebbe il primo correttivo alla Riforma e attuale Legge Fornero, che aprirebbe la strada ad altre “riparazioni” che lo stesso ex-Ministro Fornero ha detto più volte indispensabili e necessariamente da fare.
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Ad oggi il problema sono state le coperture finanziarie sempre ritenute insufficienti dalla Ragioneria di Stato. Ma in realtà aprendo, la “porta” ad una prima correzione della Riforma Fornero ne potrebbero sopraggiungere tante altre tra cui anche l’inserimento di regole flessibili per l’uscita anticipata anzitutto dei cosiddetti lavoratori precoci e usuranti.
Se votato, questo emendamento, dovrebbe in ogni modo essere approvato e votato nel testo delega complessivo della Riforma della PA previsto in Parlamento dal prossimo 22 Luglio. Un emendamento, tuttavia, che al suo interno racchiude delle notevoli penalizzazioni come il mancato calcolo degli ultimi due anni di lavoro e la liquidazione delle pensione soltanto dopo aver raggiunto i termini disposti dall’attuale legge Fornero vigente. Dimostrazione questa che la riforma delle pensioni e i probabili meccanismi di flessibilità e uscita comporteranno notevoli penalizzazioni per non danneggiare i risparmi e lo stesso sistema della Riforma Fornero.