Raddoppiato finalmente il Canale di Panama

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 Il consorzio di imprese GUPC (Grupo Unidos por El Canal), di cui fanno parte l’italiana Salini Impregilo, la spagnola Sacyr e la belga Jan De Nul, ha raggiunto un accordo definitivo con ACP, l’Authority che gestisce il traffico del canale di Panama, per l’ultimazione dei lavori di raddoppio del canale, attualmente realizzati per il 70%.

L’opera di ampliamento del canale era stata recentemente bloccata da un contenzioso apertosi tra il consorzio GUPC e l’Authority panamense, a causa di un aumento di 4 miliardi di euro nei costi della commessa, contro i 3 preannunciati.

 

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A regime, il raddoppio del canale è destinato a produrre ricavi annui per circa 6 miliardi di dollari, pari a 4,3 miliardi di euro.

Positive le reazioni della borsa madrilena,che ha segnato per i titoli Sacyr un rialzo del +2,65%, e di Piazza Affari a Milano che ha registrato per Salini Impregilo una crescita del 2,28% (4,66 euro per azione).

I termini dell’accordo prevedono che il trasporto e la consegna dei gates dall’Italia a Panama avvengano entro il mese di dicembre di quest’anno e che l’opera sarà ultimata entro la fine del 2015 per entrare in piena attività operativa nel 2016.

Sotto l’aspetto finanziario, l’intesa stabilisce che “il previsto Performance Bond di 400 milioni di dollari potrà essere liberato da Zurich allo scopo di ottenere un ulteriore finanziamento”, mentre il Consorzio e l’Authority del Canale apporteranno ciascuno un ulteriore capitale di 100 milioni di dollari per la ripresa dei ritmi standard di avanzamento lavori. È stata anche concordata una moratoria fino al 2018 del rimborso dei finanziamenti anticipati da Acp.

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