I problemi che provengono dalla lontana Cina nelle ultime settimane hanno spinto il derivato sul Rame scambiato al London Metal Exchange sotto quota 7 mila dollari la tonnellata, il livello più basso a circa tre mesi. L’ampio utilizzo del Rame nel comparto industriale fa sì che le richieste di questo metallo rispecchino in maniera abbastanza fedele l’andamento dell’economia, tanto che il metallo rosso è stato soprannominato “Dr. Copper” per la sua capacità di preannunciare i mutamenti nella congiuntura economica.
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In particolare evidenza c’è la domanda in arrivo dalla Cina, pari a circa il 40% del totale a livello globale, che oltre a fare i conti con il rallentamento della seconda economia è destinata a fronteggiare anche il recente calo dello yuan. Le ultime indicazioni arrivate dal manifatturiero cinese diffuse dalla Cfl p (China federation of logistics and purchasing) hanno rilevato un calo da 50,5 a 50,2 punti dell’indice che misura il sentiment dei direttori degli acquisti del manifatturiero. Si tratta del livello minore dallo scorso mese di luglio. Secondo l’International Copper Study Group (Icsg), nei primi 11 mesi del 2013 il +6,5% messo a segno dalla domanda cinese ha permesso alle richieste globali di crescere su base annua del 3,5% (654 mila tonnellate).
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I dati relativi le richieste in arrivo da Pechino vanno però presi con le molle poiché si riferiscono al “consumo apparente”, ossia alla produzione di Rame più o meno la variazione delle giacenze, più le importazioni nette, spiega Rbs bank. Una cospicua parte dell’import del dragone è riconducibile all’utilizzo di questo metallo come collaterale per operazioni finanziarie: tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi mesi del 2013 in scia del balzo dei tassi interbancari, la difficoltà delle imprese locali nel procurarsi liquidità sta favorendo la crescita dello “shadow banking”, le attività di intermediazione finanziaria esterne al sistema ufficiale. Per ottenere liquidità le imprese richiedono una lettera di credito per importare Rame che invece di essere utilizzato come “ingrediente” per produrre beni viene stoccato nei magazzini e utilizzato per chiedere prestiti sul mercato locale.