► Oltre la metà delle famiglie italiane è in crisi
Continua a crescere la povertà
La condizione economica delle famiglie italiane continua a peggiorare. Il rapporto di Confcommercio evidenzia che nel corso di quest’anno la quota delle persone che possono essere definite ‘assolutamente povere’ salirà a 4 milioni, pari ad oltre il 6% della popolazione. In cinque anni in Italia sono stati prodotti ben 615 nuovi poveri al giorno, un dato che, secondo l’analisi di Confcommercio, è destinato a salire.
I dati sui nuovi poveri in Italia è stato ottenuto con l’utilizzo del MiC (Misery index Confcommercio) un indicatore macroeconomico aggregato per la misurazione del disagio sociale.
Taglio del Pil e dei consumi
Nel 2013, secondo i dati analizzati dalla Confcommercio, i consumi delle famiglie scenderanno ancora del 2,4%, con una leggera ripresa nel 2014 (+0,3%). Una stima al ribasso rispetto a quanto l’Associazione dei Commercianti aveva dichiarato (-0,9%).
Il calcolo complessivo della contrazione dei consumi dall’inizio della crisi nel 2007 ad oggi mostra che gli italiani hanno perso circa 1700 euro a testa del budget disponibile per le spese personali.
Anche per il Pil le stime della Confcommercio non dicono nulla di buono: per il 2013 si prevede un calo dell’1,7%, in ribasso rispetto al –0,8% indicato cinque mesi fa. Poco meglio le previsioni per il 2014, anno per il quale la Confcommercio indica un rialzo dell’1%.
► Giovani europei a rischio povertà, soprattutto gli italiani
Lavoro e produttività
Il rapporto di Confcommercioha messo in evidenza un’anomalia tutta italiana: i lavoratori del nostro paese, pur lavorando più dei loro colleghi tedeschi e francesi, producono di meno.
Lavoratori dipendenti e autonomi hanno lavorato circa 1.774 ore ciascuno (20% in più dei francesi e il 26% in più dei tedeschi) ma producono di meno: la ricchezza prodotta da un lavoratore italiano per ogni ora lavorativa è di circa 36 euro, mentre i tedeschi producono il 25% in più e i francesi quasi il 40% in più.
Inoltre, mentre in altri paesi la produttività ha avuto un andamento positivo, aumentando progressivamente ogni anno -fino al 20% in più in Germania e all’11% in più in Francia, ma lo stesso fenomeno si è verificato anche in altri paesi- in Italia la crescita della produttività si è fermata al +4%.
Secondo il Codacons, che ha commentato i dati presentati dalla Confcommercio, non solo i poveri italiani arriveranno a 4 milioni, ma esiste una larga fetta della popolazione, non considerata in questa stima, per la quale il reddito mensile non basta più e che è stata costretta a ridurre i consumi, e aggiunge:
Difficilmente si potrà tornare ai livelli del Pil precrisi prima del 2019 se non si interverrà finalmente per aumentare la capacità di spesa delle famiglie italiane e del ceto medio. Il prossimo Governo, sempre che ci sia, dovrebbe come primo provvedimento rinviare l’aumento dell’Iva di luglio che colpirebbe proporzionalmente ricchi e poveri, strangolando definitivamente quelle famiglie che non riescono più a risparmiare.