La ricerca condotta da Adusbef e Federconsumatori dimostra che le spese assicurative per l’auto incidono per il 6% sullo stipendio di un lavoratore ma in Italia con la legge Zanonato il prezzo dell’RCA potrebbe essere ridotto del 23%.
In primavera era stato presentato il disegno di legge Zanonato per le assicurazioni che riflettendo sul caro RCA italiano aveva provato a studiare dei sistemi di riduzioni dei prezzi, validi per tutto il paese. In tutto, la riduzione dei costi che chiameremo “sconto Zanonato”, dovrebbe essere del 23%. Questo vorrebbe dire che per un premio iniziale di 1000 euro se ne pagherebbero soltanto 770. Una svolta per molte famiglie del nostro paese.
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Finora, però, questo disegno di legge, pur essendo approdato in Parlamento, non ha trovato ancora una traduzione normativa e quindi possiamo elencare soltanto i potenziali sconti:
7%, sulla media dei prezzi regionali, per l’applicazione della scatola nera;
dal 5 e del 10 per cento per risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate;
4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento;
7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative.
In attesa della Legge Zanonato prendiamo nota dell’indagine di Adusbef e Federconsumatori dedicata alle polizze auto: il 6% dello stipendio dei lavoratori è usato per pagare l’assicurazione e il caro RCA è da considerarsi oggi responsabile della presenza sulle strade di 4 milioni di veicoli non assicurati.
Non pagare l’assicurazione vuol dire mettere a rischio la propria incolumità fisica e quella degli altri costringendo spesso il ricorso al Fondo vittime della strada per il risarcimento in caso di sinistro. Nel nostro paese, molto distante per prezzi delle assicurazioni dal resto dei paesi d’Europa, il costo dell’RCA è più che raddoppiato in 19 anni. Per una stessa macchina si è passati da un’assicurazione di 391 euro nel 2004 ad una di 1250 euro nel 2013, praticamente il +235%.