Il Giappone è un paese molto importante per l’economia internazionale per questo desta preoccupazione se i dati trimestrali del paese lo descrivono come un territorio sull’orlo della recessione. Il passo falso dell’economia giapponese potrebbe essere impetuoso con le performance dell’Eurozona.
Come per la gran parte delle economia mondiali, sono stati pubblicati in questi giorni i dati preliminari sul prodotto interno lordo, uno di quei documenti di cui fanno scorpacciate coloro che vivono a pane ed opzioni binarie. In effetti la prima domanda che ci si pone è: cosa succede allo yen se il Giappone crolla?
Sicuramente bisogna partire dai dai reali sulla produzione che è inferiore a quanto previsto dagli analisti che hanno dovuto fare i conti con un arretramento dello 0,9 per cento nell’ultimo periodo d’analisi mentre avevano previsto soltanto un -0,8%.
Questo andamento negativo nel terzo trimestre incide anche sui dati annuali per cui si rileva un declino vicino al -3,5 per cento a fronte di una previsione più ottimistica di una flessione di 3,4 punti percentuali.
Secondo gli osservatori il PIL è diminuito perché si sono contratti gli investimenti, i consumei e la produzione dei settori automobilistico e manifatturiero. In controtendenza soltanto le spese del governo e l’immobiliare.
Preoccupa allora lo yen ma è difficile interpretarne l’evoluzione nel breve periodo perché l’intervento della banca del Giappone si è già fatto più consistente.