Il 2012 è stato l’anno dei liberi professionisti. Aperte 549mila Partite Iva -con un aumento del 2,2% rispetto al 2011- delle quali il 38,5% è stato aperto da giovani sotto i 35 anni: si tratta di un aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente per un totale di 211.500 giovani professionisti in più.
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La maggior parte di queste è stata aperta al Sud, ad aprirle sono soprattutto donne (+10,1%) per un totale di 79.100 unità (pari al 37,4% del totale under 35). Questo è il quadro che emerge dai dati del ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento delle Finanze. Dati che sono stati commentati dalla Cgia di Mestre attraverso le parole del suo segretario Giuseppe Bortolussi:
L’aumento del numero delle partite Iva in capo ai giovani lascia presagire, nonostante le misure restrittive introdotte dalla riforma del ministro Fornero, che questi nuovi autonomi lavorano prevalentemente per un solo committente.
Quindi le misure restrittive hanno avuto ben poco effetto, forse a causa del fatto che i controlli su queste partite Iva sono stati rimandati a luglio 2014 e che, proprio perché dedicate a giovani professionisti che stanno iniziando la loro carriera, prevedono delle grandi agevolazioni, come quella di non dover presentare gli studi di settore.
Continua Bortolussi:
Visto che questo boom di nuove iscrizioni ha interessato in particolar modo gli agenti di commercio/intermediari presenti nel settore del commercio all’ingrosso, le libere professioni e l’edilizia riteniamo che la nostra chiave di lettura non si discosti moltissimo dalla realtà.