L’approvazione al Senato con voto di fiducia del maxiemendamento del governo alla Legge di Stabilità contiene il reddito minimo garantito sperimentale. Il fondo sarà finanziato dal taglio delle cosiddette pensioni d’oro, del 6% di quelle che arrivano a 90 mila euro e del 18% di quelle sopra i 193 mila euro.
Il reddito minimo garantito si chiama Sia, Sostegno per l’Inclusione Attiva, e sarà presente in alcune città in modo sperimentale. I sussidi però si basano su pochi fondi e quindi non bisogna illudersi. In totale ci sono 120 milioni di euro per tre anni. In caso di estensione futura del reddito minimo garantito i costi per lo Stato sarebbero di circa 7 miliardi di euro per ogni anno, stando alla stima calcolata dalla commissione del governo.
Il reddito minimo garantito, come detto, è sperimentale e saranno necessari due o tre anni per fare in modo che entri a regime. Come funziona il sussidio?
Ad erogare il sussidio dovrebbe essere l’Inps e il parametro considerato per avere accesso è il livello di povertà. Questo significa che per avere il reddito minimo di cittadinanza bisogna essere al di sotto della soglia di povertà assoluta. Questa è individuata dall’Istat ogni anno e tiene conto di diversi fattori come la zona di residenza, il numero dei componenti del nucleo familiare ecc. La soglia di povertà assoluta non è fissa in tutta Italia, ma varia in base alla zona. Ad esempio, al sud è più bassa rispetto al nord.
La Commissione governativa che ha proposto il Sia, guidata dal viceministro del Welfare Maria cecilia Guerra, afferma che in futuro i criteri da tenere in considerazione non devono riguardare solo il reddito della famiglia, manche la condizione patrimoniale. In questo senso, lo Stato aiuterà chi ha un reddito basso e un Isee, che valuta la condizione patrimoniale, altrettanto basso. Il sussidio sarà poi commisurato alla distanza dalla soglia di povertà assoluta. L’obiettivo è portare le persone al di sopra di questa soglia e, quindi, più si è lontano dalla stessa più alto sarà il sussidio.
Per quanto riguarda la durata del Sia, questo è indeterminato, ma il cittadino è obbligato a partecipare a dei programmi che hanno l’obiettivo del reinserimento nel mondo del lavoro. Le spese saranno monitorate per evitare di dare aiuto agli evasori fiscali.