Nei prossimi giorni 20.000 italiani riceveranno una lettera dell’Agenzia delle Entrate: si tratta delle prime notifiche generate dal Redditometro, ovvero i contribuenti per cui è stato rilevato uno scostamento tra le entrate e le uscite maggiore del 20%.
Queste lettere si riferiscono alla dichiarazione dei redditi del 2010, quindi ai redditi percepiti nel 2009, e sono una sorta di prova generale del Redditometro, lo strumento di cui si è dotato il Fisco italiano per combattere l’evasione fiscale.
I destinatari delle lettere del Redditometro
Il redditometro è appena entrato in funzione, quindi questa prima tornata di lettere ha una platea di destinatari: si tratta, infatti, di soli 20.000 casi sospetti, ovvero quei contribuenti per cui i redditi dichiarati e le spese effettuate nel 2009 hanno uno scostamento superiore al 20%.
Dopo questa prima tornata ce ne saranno altre che prenderanno in considerazione fette di popolazione sempre più grandi.
Cosa fare se si riceve la lettera?
Nella lettera inviata dall’Agenzia delle Entrate è specificata la data in cui ci si deve presentare all’ufficio competente per il primo contraddittorio, ovvero la prima fase dell’accertamento che prevede che il contribuente possa motivare, attraverso appositi documenti, lo scostamento tra i redditi e le spese.
Nel caso in cui non ci si possa recare all’appuntamento, ci sono due settimane di tempo dall’arrivo della notifica per fissarne uno nuovo. Se non ci presenta all’appuntamento, si è passibili di una sanzione amministrativa da 258 a 2.065 euro.
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L’esito del contraddittorio
Se questo primo contraddittorio ha esito positivo, ovvero se gli addetti dell’Agenzia riterranno sufficienti le prove portate dal contribuente, il caso viene archiviato senza alcuna conseguenza.
In caso di esito negativo, scatta l’accertamento fiscale, ovvero un nuovo contraddittorio che vede però il contribuente accusa di evasione fiscale.