Il settore automobilistico è sicuramente uno dei più in difficoltà nel nostro paese e in Europa anche se ci sono delle aziende che sopravvivono senza vivacchiare alla crisi delle vendite che si traduce in un rallentamento della produzione. In altri casi, le aziende chiedono allo stato di avere degli sconti per aumentare la competitività e resistere alla crisi.
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Hollande, partecipando da presidente alla sua prima riunione europea, ha chiesto all’UE di adottare una politica monetaria comune per ridonare vigore alle aziende nostrane, visto che, almeno in Francia, la situazione economica non è delle migliori.
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Intanto le singole aziende francesi vanno autonomamente alla ricerca di una soluzione e sembra che sia arrivata ad un punto l’indagine della Renault.
Per aumentare i livelli di produzione automobilistica, il noto marchio francese pensa ad incentivare i CEO disponendo dei bonus annuali maggiori a condizione che sia elevata la produzione in Francia. Se non si raggiungono gli obiettivi, allora, non ci saranno i dividendi. Parliamo sempre di cifre molto interessanti: circa 480 mila euro all’anno fino al 2016.
A che prezzo i CEO dovranno operare in Francia? Al prezzo dei negoziati da intrattenere con i sindacati che stanno imbrigliando la questione della flessibilità lavorativa, costringendo per certi versi le fabbriche a non chiudere i siti anche se non più produttivi.
La soluzione Renault, comunque, potrebbe piacere agli investitori che si troverebbero davanti un management più motivato, con risultati garantiti a livello produttivo e un miglior andamento del titolo.