“Con Ue né conflitti né sudditanza. La posizione dell’Italia non è cambiata, siamo in linea di assoluta continuità con i governi che ci hanno preceduto. Dobbiamo fare del semestre italiano una grande occasione per l’Europa”. Lo ha detto Renzi, durante la sua conferenza stampa a Bruxelles. “Il punto centrale sono le riforme e nelle riforme il punto centrale sono i tempi delle riforme. Entro il mese di marzo ci sarà la presentazione del testo di legge di revisione del Senato, del Titolo V del Cnel. Entro il mese di marzo saremo pronti”. Ed entro il mese di marzo dovrà essere approvato il ddl Delrio sull’abolizione delle Province.
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” Noi non siamo in competizione, noi siamo una parte fondamentale dell’Europa. Non veniamo qui a prendere ordini, si chiama commissione ma non è commissione d’esame. Si tratta di presenza del Paese. Il mio obiettivo, però, è far sorridere le famiglie italiane. Io ho dovere verso di loro, non verso l’Europa”.
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Nella seconda giornata del vertice europeo Renzi ha avuto un incontro di circa mezz’ora con il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Un colloquio definito positivo. E il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz ha dato pieno sostegno alla linea del governo italiano: “Se non ci sarà crescita in Italia, non ci sarà neppure in Europa e viceversa. Sono d’accordo con Matteo Renzi: abbiamo bisogno di una filosofia e di una strategia della crescita”, ha affermato il candidato del Partito socialista europeo alla guida della Commissione.
“Penso che Renzi abbia ragione nel considerare gli investimenti del futuro una cosa diversa dall’indebitamento – ha affermato Schulz – abbiamo i criteri di Maastricht che sono parte del trattato che devono essere rispettati e il premier Renzi non li mette neppure in questione, ma è chiaro che dobbiamo utilizzare tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per creare crescita e soprattutto occupazione”.