Rientro dei capitali, il Senato ha dato il suo ‘Ok’ per il disegno di legge con 119 voti favorevoli, 61 contrari. Dodici gli astenuti. Il provvedimento è stato approvato senza alcuna modifica dopo essere passato alla Camera.
Il testo ha tra le sue misure principali la ‘voluntary disclosure’ per il rientro e la regolarizzazione di capitali e l’introduzione nel codice penale del reato di autoriciclaggio. Dal provvedimento, stime accreditate seppure non ufficiali riferiscono di un possibile incasso di 6 miliardi e mezzo.
Con questa legge, chi avesse commesso violazioni fiscali e nascosto denaro o beni all’estero o in italia può far emergere le somme con un’autodenuncia, attraverso la cosiddetta voluntary disclosure: l’evasore dovrà pagare tutte le tasse evase ma avrà sconti su sanzioni-interessi, non incorrerà nelle pene previste per i reati fiscali compiuti e soprattutto non verrà perseguito per il nuovo reato di autoriciclaggio che è stato introdotto nel provvedimento proprio con l’obiettivo di dare una spinta all’emersione.
Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha commentato con soddisfazione il varo della legge:
Si tratta di un provvedimento atteso da tempo ed equilibrato, che ha concluso l’iter parlamentare grazie alla collaborazione dei gruppi di maggioranza e all’atteggiamento costruttivo delle opposizioni. L’intervento è innovativo perché, rispetto alle precedenti misure per il rientro dei capitali, non è un condono in quanto l’imposta dovuta si paga per intero. Inoltre, questa legge sul rientro dei capitali è conforme alle best practices internazionali.
Dopo un iter pressoché lungo, dunque, la voluntary disclosure è legge. Sarà efficace per combattere ulteriormente l’evasione fiscale (uno degli obiettivi principali del Governo Renzi)?. Questo è quello che si augurano a Palazzo Chigi.