La regolamentazione dei condomini cambia volto. Dopo tanti anni di attesa è finalmente stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova regolamentazione che ridisegna il rapporto tra i condòmini e tra questi e l’amministratore.
Importanti novità riguardano le assemblee condominiali e i condomini che non rispettano le scadenze dei pagamenti.
Riforma del condominio: le assemblee
Niente più convocazione a voce: l’amministratore di condominio dovrà mandare la convocazione per le assemblee solo tramite fax, posta elettronica certificata (PEC) o tramite recapito a mano.
Alle assemblee l’amministratore dovrà essere presente (divieto di delega) e anche per i condomini sono stati aggiornati i limiti di delega. Per quanto riguarda i quorum da raggiungere per la validità delle decisioni prese in assemblea condominiale, i nuovi limiti sono:
prima convocazione: 50% + 1 dei condomini e 2/3 dei millesimi;
seconda convocazione (quella effettiva): 1/3 dei condomini e 1/3 dei millesimi;
le delibere in seconda convocazione: 50% + 1 dei partecipanti e 1/3 dei millesimi.
Riforma del condominio: condòmini morosi
La nuova legge che ridefinisce le regole dei condomini prevede anche delle norme più stringenti nei confronti dei condòmini che non rispettano i termini di pagamento. I condòmini morosi hanno sei mesi di tempo per regolarizzare le loro posizioni, oltre questo limite di tempo l’amministratore può procedere all’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti dei morosi.
Se anche dopo l’ingiunzione il condomino moroso non regolarizza la sua posizione sarà interdetto dall’utilizzo dei servizi comuni e essere costretto al pagamento di una multa dai 200 agli 800 euro.
La riforma del condominio
Le novità per l’amministratore
Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti
Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni
Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori
Maggiore trasparenza per i condòmini