Da domani 18 giugno, dopo ben 71 anni di attesa, arriva la nuova legge che cambia il volto dei condomini: ai condòmini spetteranno maggiori diritti, come la possibilità di accedere a tutta la documentazione relativa alle spese sostenute ed averne una copia, e, di contro, gli amministratori dovranno seguire degli appositi corsi per poter svolgere queste mansioni.
Vediamo come cambia la figura dell’amministratore di condominio.
Riforma del condominio: il nuovo amministratore
La prima novità che riguarda la figura dell’amministratore di condominio è la durata della sua nomina. Con la nuova legge la carica dell’amministratore dura un anno e le nomine successive, anche se riguardano la stessa persone, non potranno avere maggiore durata. Per essere nominato l’amministratore deve possedere almeno il diploma di scuola media superiore, frequentare appositi corsi di formazione professionale e seguire i corsi di aggiornamento.
Per l’amministratore di condominio, che con la nuove legislazione diviene una figura obbligatoria per tutti gli agglomerati abitati composti da più di 8 condomini, maggiori obblighi nei confronti dei condomini, che potranno richiedere ad accedere a tutta la documentazione riguardante le spese sostenute e a tutto quanto necessitano per poterne valutare l’operato.
Inoltre, l’amministratore è tenuto a passare qualsiasi somma riceva dai condomini o da terzi su uno specifico conto corrente postale o bancario intestato al condomino stesso.
La riforma del condominio
Le novità per l’amministratore
Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti
Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni
Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori
Maggiore trasparenza per i condòmini