In arrivo delle cattive notizie per i pensionati italiani e per tutti coloro che ancora devono arrivare al tanto agognato traguardo.
Con la Riforma delle pensioni allo studio del Governo Renzi, infatti, potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione: tutte le pensioni potrebbero venir calcolate solo in base al sistema contributo, il che vuol dire che in molti vedranno abbassarsi quanto percepito ogni mese.
Sistema retributivo e sistema contributivo
Prima di vedere come potrebbero cambiare le pensioni, capiamo di cosa consistono i due sistemi di calcolo della pensione. Il sistema retributivo calcola la pensione in base allo stipendio percepito dal lavoratore negli ultimi anni di lavoro, quindi viene erogato un rateo in linea con lo stipendio.
Nel sistema contributivo, invece, il rateo pensionistico è calcolato in base a quanti contributi sono stati versati durante tutto l’arco della carriera lavorativa.
► Riforma delle pensioni, tutti i possibili cambiamenti
Cosa cambia con il passaggio dal retributivo al contributivo
Il cambiamento più evidente che ci sarà se si il Governo deciderà di ricalcolare tutte le pensioni – la riforma, come anticipato, toccherebbe anche le pensioni che sono già erogate dall’Inps – sarà un drastico abbassamento delle somme percepite ogni mese dai pensionati, che sarà sentito soprattutto da coloro che, ad oggi, percepiscono pensioni più alte di 3.000 euro mensili.
I tagli potrebbero arrivare anche al 30% di quanto attualmente percepito, in quanto sono proprio le pensioni più alte a presentare uno squilibrio maggiore tra i contributi effettivamente versati e l’ammontare dell’assegno, anche se la penalizzazione sarebbe per tutti:chi, ad oggi, percepisce una pensione da 500 a 750 euro mensili vedrà tagliarsi fino al 15%, il taglio sarebbe del 20% per le pensioni fino a 1.250 euro e del 25% per assegni dai 1.500 ai 1.750 euro.euro.