È stato dato il via libera dal consiglio dei ministri sul il nuovo Isee (Indicatore della situazione economica) «per affrontare lo scandalo dei finti poveri». Lo ha comunicato il premier Enrico Letta. «Abbiamo visto lo scandalo di chi andava all’università in Ferrari», vicende che «feriscono i tanti che hanno bisogno» dei servizi del welfare, ha sottolineato.
Il funzionamento darà un peso maggiore a casa e al patrimonio e si effettueranno più controlli. Sarà infatti valutato il valore delle case rivalutato ai fini Imu (invece che Ici) e invece sarà diminuita la franchigia della componente mobiliare.
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Cresce l’importo massimo per le spese dell’affitto che potrà essere detratto dal reddito ai fini del calcolo dell’Isee. In base alla riforma appena accordata dal Consiglio dei ministri, l ‘importo passa da 5.165 a 7.000 euro con un aumento di 500 euro per ogni figlio convivente dopo il secondo.
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Con queste nuove modifiche all’Isee non verranno certificati tutti i dati nel complesso, poichè i dati fiscali più rilevanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ottenute dall’Inps verranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione.
Con l’Isee ancora in vigore invece tutto è auto-dichiarato, e «si è verificata una sistematica sotto dichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito Irpef) sia del patrimonio», dichiara il governo nel documento che segue il decreto di riforma, rimarcando che l’80% dei nuclei familiari in riferimento al patrimonio mobiliare afferma di non avere neanche un conto corrente o un libretto di risparmio, elemento non coerente con quelli pubblicati dalla Banca d’Italia.