Il portavoce di Olli Rehn ha detto che Bruxelles “accoglie con favore le riforme” annunciate dall’Italia, “le valuterà non appena avrà i dettagli legislativi”, ma ricorda “l’importanza di rispettare le regole del patto di stabilità, cioè il pareggio in termini strutturali ed essere in regola con la regola del debito”.Le misure annunciate sul lavoro sono “appropriate vista l’elevata disoccupazione dei giovani”. Finora l’Italia “non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue” di far calare il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall’Europa. È quanto scrive la Bce, chiedendo che l’Italia faccia “i passi necessari” per rientrare nel deficit e garantisca che il debito vada “in traiettoria discendente”.
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L’Eurotower, come scritto nel bollettino mensile, ha rivisto leggermente in meglio le stime di crescita dell’Eurozona, portandole a 1,2% per il 2014, a 1,5% per il 2015 e 1,8% per il 2016. Le stime di tre mesi fa indicavano un Pil in crescita all’1,1% nel 2014 e all’1,5% nel 2015. La Bce si attende che l’inflazione dell’Eurozona “nei prossimi mesi si attesti in prossimità dei livelli attuali”, per aumentare progressivamente verso il 2% nel medio-lungo termine.
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Nel bollettino mensile, la Bce dice di essere “fermamente determinata” a tenere i tassi bassi e ad intervenire se necessario. La Banca centrale europea ha limato la sua stima per l’inflazione nell’Eurozona nel 2014, attesa all’1%. Le stime danno un 1,3% per il 2015 e, allargandosi per la prima volta fino all’anno successivo, un 1,5% per il 2016. Le stime precedenti indicavano 1,1% per il 2014 e 1,3% per il 2015.