La Camera sta per iniziare il dibattimento relativo al decreto sui rimborsi pensione. Ci si aspetta che arrivi in aula già il 24 giugno al termine dell’esame in Commissione Lavoro. Non ci sono state modifiche al testo originario che stabilisce la restituzione dei soldi per le pensioni cui era stata bloccata l’indicizzazione.
Il governo ha stabilito che l’indicizzazione delle pensioni bloccate nel 2012 e nel 2013 debba offrire un risarcimento ai pensionati. La sentenza della Corte Costituzionale infatti ha ritenuto illegittimo il blocco. L’inter prevede che il Dl sia approvato entro il 20 luglio.
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Il decreto al momento è in prima lettura alla Camera quindi dopo essere stato approvato da Montecitorio passerà in Senato. Il primo step che ha previsto il passaggio in commissione Lavoro alla Camera è stato già superato e molti emendamenti non sono passati al punto che il meccanismo di rimborso è ancora quello definito dal governo.
I pensionati che si vedranno restituire parte della mancata rivalutazione degli anni scorsi dovranno sottoporsi ad un meccanismo a scaglioni:
- 40% per i trattamenti tra tre e quattro volte il minimo;
- 20% per gli assegni da quattro a cinque volte il minimo;
- 10% per le pensioni tra cinque e sei volte il minimo;
- nessuna rivalutazione a partire dalle pensioni pari a sei volte il minimo.
I rimborsi saranno fatti dall’INPS con il cedolino del mese di agosto. Il decreto pensioni ha previsto anche un’altra novità che riguarda il pagamento degli assegni che saranno spostati tutti al primo del mese a partire da giugno.