Imu, ci risiamo. I proprietari di immobili locati devono aspettarsi ulteriori rincari. A quanto ammontano nello specifico? Quali zone interessano? Gli aumenti sull’imposta municipale unica sono salit rispetto a quelli riguardanti l’Ici, toccando addirittura il 207% per quanto riguarda i contratti liberi nella zona di Milano e toccando il 2.330% per quanto concerne i contratti concordati, in particolar modo a Venezia.
I dati provengono dall’Ufficio Studi di Confedilizia, la quale avverte che in virtù dell’applicazione stessa dell’aliquota superiore deliberata dai vari Comuni, rispetto a quella base uniformemente adoperata per la prima rata e pari al 7,6 per mille, gli effetti sui proprietari di immobili locati si preannunciano pesanti.
A restarne colpiti saranno soprattutto coloro che hanno affittato con i cosiddetti contratti liberi. Per questi ultimi gli aumenti percentuali sono tutti a tre cifre e 13 capoluoghi su 20 hanno optato per l’aliquota massima.
Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, si è così espresso circa la situazione attuale:
«L’effetto finale sarà che salteranno i contratti calmierati, quelli che erano stati accettati dai proprietari proprio in virtù del trattamento fiscale agevolato che li contraddistingueva. In questo modo i Comuni si ritroveranno con una richiesta di affitti agevolati che si tradurrà in una maggiore spesa»