Lo sciopero di Metro e Autobus, inizialmente previsto per il venerdì 16 novembre è stato rinviato di circa un mese. La conferma è ufficiale. La protesta slitta al 14 dicembre. A deciderlo sono i sindacati, i quali hanno dimostrato di avere un grande senso di responsabilità nei confronti del trasporto pubblico. Ad annunciare lo slittamento dello sciopero è stato Michele Martone, il vice Ministro del Lavoro, Martone, inoltre, ha comunicato che il confronto continua e che la prossima puntata del tavolo delle trattative fra Governo e categoria è prevista per il 19 novembre.
I sindacati hanno dunque optato per il rinvio dello stop, che si terrà venerdì 14 dicembre, a distanza di 28 giorni dalla prima data annunciata. Le modalità dello sciopero rimangono comunque confermate: non vi saranno fasce di garanzia e la manifestazione nazionale si terrà come già previsto a Roma.
Intanto, tutti e cinque i sindacati, di comune accordo, danno fiducia al Governo. La scelta di rinviare lo sciopero è stata presa per avere più tempo a disposizione in attesa del confronto aperto da poco con il Ministero del Lavoro. La categoria vuole dunque valutare quali soluzioni troverà il Governo circa le risorse da mettere a disposizione del settore. Resta soprattutto in discussione il nodo del contratto di lavoro, scaduto ormai da cinque anni. Una grossa gatta da pelare.
Il ministero del Lavoro tira dunque un sospiro di sollievo, avendo ottenuto un primo risultato: il differimento dell’astensione, sollecitata anche dall’Autorità di garanzia sugli scioperi.
Martone e Ciaccia hanno peraltro scelto di stabilire un tempo limite, entro la fine dell’anno, per sciogliere i nodi, così da scongiurare anche lo sciopero e i conseguenti disagi per i cittadini. I 116.500 addetti del settore restano quindi in attesa di novità positive.