Ieri, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi aveva affermato che le “lungaggini” burocratiche lo stavano facendo riflettere sulla possibilità di spostare la sua azienda in Svizzera. La burocrazia è un aspetto criticato da tutti gli imprenditori italiani, che limita la loro possibilità di movimento e che spesso mette in crisi le prospettive di una impresa. Il fatto che ha parlarne sia stato il capo dell’associazione degli industriali italiani è elequente in questo senso.
Oggi sembra essere arrivata la risposta del governo. Il sottosegretario a Palazzo Chigi Graziano Del Rio in una intervista ha parlato della burocrazia italiana, che ha chiamato “paludosa”, e della necessità di fare delle riforme. Il governo sembra impegnato a migliorare l’aspetto burocratico anche se si aspettano le riforme di cui ha parlato.
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Il sottosegretario Del Rio ha detto: “Occorre uno tsunami di riforme, per liberare l’Italia dall’anomalia di avere una pubblica amministrazione elefantiaca e poco efficiente. La burocrazia costa miliardi, a causa della non semplificazione dell’intero sistema”. Poi ha aggiunto: “Stiamo lavorando per superare le inefficienze e per abbattere i costi della burocrazia. E occorre impegnarsi per tagliare i privilegi di dirigenti e strutture apicali. Che sono troppi e inaccettabili, in una fase nella quale gli italiani soffrono una crisi così profonda”.
In Italia non è raro trovare imprenditori che più che chiedere il taglio delle tasse o maggiori finanziamenti si lamentano per l’eccessiva burocrazia. Un aspetto che fa perdere competitività alle nostre aziene e che il governo Renzi ha affermato di volere contrastare per dare più sviluppo e possibilità di ripresa economica.