I problemi relativi alle crisi di liquidità e quelli relativi al debito pubblico sembrano non interessare solo i Paesi del Vecchio Continente, ma affacciarsi anche oltreoceano. In America, infatti, negli Stati Uniti, potrebbe diventare sempre più concreto un rischio di deficit di liquidità per il Tesoro. E il Segretario al Tesoro, Jack Lew, ha subito lanciato l’ allarme.
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Entro la metà del mese di ottobre, infatti, il Tesoro americano potrebbe raggiungere il tetto dell’ indebitamento federale, fissato a 16.700 dollari, così come successo in passato, generando situazioni di rischio default e risvolti imprevedibili sui mercati. Nel 2011, infatti, il crearsi di una situazione del genere ha portato i titolari di Standard & Poor’s a declassare il rating del debito americano, e le conseguenze di un declassamento americano sono una circostanza sempre non auspicabili per i mercati.
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Secondo le ultime previsioni, invece, il raggiungimento del livello massimo di debito era stato fissato per il mese di novembre prossimo. Ma stando alle ultime stime, il Tesoro potrebbe ritrovarsi già con un mese di anticipo a fare i conti con una liquidità di soli 50 miliardi di dollari. E’ urgente quindi un nuovo accordo con il Congresso sui conti pubblici.