Gli Stati Uniti si ritrovano di nuovo davanti al problema del deficit e al rischio dei tagli automatici alla spesa. Qualche mese fa a tenere in allarme la politica americana era il Fiscal Cliff, il precipizio, ora c’è il “Sequestrer”, che riguarda appunto i tagli indistinti per bloccare il deficit.
► Negli Stati Uniti un piano per abbassare il deficit
I Repubblicani e i Democratici cercano un accordo e si preparano delle proposte da condividere, ma ognuno ha i suoi interessi da difendere. Gli eventuali tagli automatici riguarderebbero per circa la metà le spese della difesa e i militari e le lobby a essi legate sono sul chi va là.
L’obiettivo della politica è quindi quello di trovare un accordo ed evitare i tagli automatici. Se l’intesa non sarà trovata, all’inizio di Marzo i tagli scatteranno quindi in maniera automatica. Questi tagli automatici sarebbero un problema per l’economia e metterebbero a rischio circa 750 mila posti di lavoro. Per l’accordo è quindi una corsa contro il tempo un po’ come era stato per il Fiscal Cliff alla fine di Dicembre.
In una situazione economica in ripresa, ma non ancora stabile, questa situazione rischia di dare grandi problemi.
Il piano sui tagli che è stato deciso è stato rimandato per la sua approvazione visto che è abbastanza impegnativo. Si cercano soluzioni più chiare e si ragiona sulla “Buffett rule”, cioè una tassa del 30% per gli americani con i redditi più alti. In questo caso però l’accordo con i repubblicani è più difficile.