Il Governo Letta, ha predisposto il famoso Decreto Del Fare, al cui interno sono contenute numerose novità che andranno a favorire tutti gli italiani indistintamente in materia di risparmi sulle tariffe ed i pagamenti dell’acqua e soprattutto del gas, visto che si avvicina, e per alcuni è già scattato, il periodo di accensione dei termosifoni.
L’Esecutivo, con tale decreto ha messo a punto un nuovo tipo di prodotto finanziario, che altro non è che un’obbligazione, con la quale sarà possibile per le famiglie e anche per le piccole medie imprese, risparmiare ogni mese sulle voci di spesa sopra indicate.
Ma come funzionano queste emissioni? Sostanzialmente il Ministero del Tesoro immetterà una serie di titoli obbligazionari, per un quantitativo complessivo che potrebbe raggiungere anche la ragguardevole cifra di 3 miliardi di euro con un rendimento annuo intorno al 4%. E in pratica quello che lo Stato riuscirà ad incassare dal collocamento di questi titoli obbligazionari, andrà direttamente a compensare l’ammontare della componente A3 delle bollette energetiche (gas e luce), ossia il versamento che gli utilizzatori, famigli o aziende che siano , corrispondono a titolo di rimborso per le cosiddette energie rinnovabili.
>In aumento il numero degli italiani che riesce a risparmiare
Secondo i calcoli annualmente ogni nucleo familiare è gravato da un esubero di costi in bolletta quantificabile in 84 euro per la componente A3, il che significa un totale di 11 miliardi di euro e dei quali solo 6,5 dei quali giungono a destinazione. Quindi grazie alla collocazione di questi titoli obbligazionari, la spesa dedicata alle energie rinnovabili, che entro il 2015 dovrebbe registrare i massimi, non peseranno più esclusivamente sui consumatori come famiglie e imprese, ma verrà diluito nel corso del tempo e soprattutto sovvenzionato con gli introiti relativi ai cosiddetti bond taglia bolletta.
>Come risparmiare cambiando conto corrente
Anche le varie associazioni a difesa e tutela dei consumatori, ritengono che questo sia un progetto interessante ed hanno calcolato che, per la piccola e media imprenditoria italiana il risparmio sul conto dell’energia potrebbe attestarsi anche al 60/70% di quanto al momento viene corrisposto, con la conseguenza non da poco di avere minori costi di produzione e l’abbassamento dei prezzi al consumo.