Il Vaticano stoppa le carte di credito all’interno del territorio papalino e si scopre che il cuore della scelta è un mancato accreditamento di Deutsche Bank presso Bankitalia per l’autorizzazione al POS. Fortunatamente l’istituto di credito tedesco non è centrale nel mondo finanziario, soltanto in virtù di questi episodi.
In passato abbiamo avuto modo di dire che il miglior mutuo a tasso variabile è di Deutsche Bank ed ora vogliamo invece arricchire il nostro sguardo verso l’istituto di credito, presentando le caratteristiche principali del mutuo a tasso misto.
Per prima cosa ricordiamo che questo mutuo può essere usato per l’acquisto della prima o della seconda casa o per pagare le spese di ristrutturazione di un immobile. L’importo minimo finanziabile è di 50 mila euro ma il loan to value varia: se si parla di acquisto è dell’80 per cento del valore dell’immobile (il minore tra valore di perizia e prezzo d’acquisto), se si parla di ristrutturazione è del 40 per cento del valore di perizia nei limiti del 100% delle spese.
Il tasso, che forse è la cosa più interessante per comprendere i costi del mutuo, è un misto rivedibile ogni due anni. Si parte con un variabile calcolato come somma tra l’Euribor a 3 mesi 360 e lo spread del 2,85 per cento. Il fisso è invece calcolato con il riferimento all’IRS a due anni. A scadenza fissa il mutuatario più scegliere che tasso applicare.