Gazprom, la compagnia governativa russa per il gas naturale, ha assegnato alla Saipem (Gruppo Eni) l’appalto per la realizzazione della prima delle quattro linee del gasdotto South Stream Transport che porterà il metano dalla Siberia all’Austria: qui, dopo esser passata sotto il Mar Nero evitando di fatto l’attraversamento dell’Ucraina, la condotta si raccorderà alla rete dell’Europa occidentale.
La commessa per la società italiana ha un valore di due miliardi di euro,sui 10 miliardi che verrà a costare complessivamente l’infrastruttura.
South Stream Transport è una joint venture capeggiata da Gazprom (primo azionista al 50%), seguita dalla Saipem (che detiene il 20% delle quote), dalla francese EDF e dalla tedesca Wintershall, entrambe con il 15%.
Secondo il progetto, il gasdotto sottomarino sarà strutturato su quattro condotte parallele della lunghezza di 931 chilometri ciascuna e sarà posato fino a 2.200 metri di profondità. La società italiana, oltre a realizzare l’ingegneria di installazione, costruirà la prima delle quattro linee, nonché i tratti sottomarini, le shore crossing e le facility relative a tutte e quattro le condotte.
La linea affidata a Saipem,con una capacità di 15,75 miliardi di metri cubi l’anno, sarà costruita nel Mar Nero nel terzo trimestre del 2015 e diverrà operativa entro la fine dello stesso anno.
Recentemente la Saipem ha acquisito altri due contratti per impianti di estrazione off shore in Congo e in Indonesia,per un valore complessivo di 520 milioni di dollari.
Il bilancio della società per il 2013 si è chiuso per la prima volta in rosso. Il risultato netto ha segnato un negativo di 159 milioni di euro,con una discesa del fatturato a 12 miliardi contro i 13 dell’anno precedente.