News non molto positive dal Giappone. La borsa di Tokyo ha chiuso con un ribasso dello 0,78% a 17.248 punti, con la divisa nipponica in recupero contro il dollaro e la debolezza del greggio. Dalla Cina sono arrivati esiti molto poco positivi: il settore comparto ha infatti confermato il suo rallentamento.
Nel contempo, Samsung ha annunciato un colossale buyback da 2 miliardi di dollari e Toyota il richiamo di auto per difetto all’airbag.
Alle ore 8 italiane Shanghai scambiava a +0,45%, mentre l’Hang Seng era in rosso per lo 0,49%.
I proventi dal cmparto industriale, in Cina, sono scesi del 2,1% rispetto ad un anno prima. Su base annuale, la crescita dei profitti è rallentata al 6,7% nel periodo gennaio-ottobre contro il +7,9% dei primi nove mesi a un incremento del 10% dei primi otto mesi.
Fra tutte le aziende, quelle partecipate o controllate dallo stato hanno visto profitti in calo dell’1,2% nei primi dieci mesi del 2014. E’ l’unica categoria che ha fatto rilevare una perdita. Di contro, le società che ricavano principalmente dai mercati esteri sono balzate del 12,6%. Il settore minerario ha registrato un calo del 20,1% anno su anno nella crescita dei profitti da gennaio a ottobre, mentre il settore manifatturiero è salito del 10,6%.
Nel frattempo, come accennato il gigante sudcoreano Samsung ha annunciato un ingente riacquisto di azioni proprie per 2 miliardi di dollari. E’ la prima operazione di questo tipo che il gruppo mette in atto. Lo scopo è di stabilizzare il prezzo dell’azione (scivolata del 12% quest’anno) e incrementare così i ritorni per gli azionisti. Il dividend yield di Samsung è oggi all’1,2%, quasi la metà di competitor quali Intel e Taiwan Semiconductor Manufacturing.