Sanatoria cartelle Equitalia, la proroga c’è ma solo per le ingiunzioni fiscali

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 Con una serie di lunghe code registrate pressoché in tutti gli uffici Equitalia del Paese, si sono chiusi oggi i termini per la presentazione della domanda per la sanatoria delle cartelle di Equitalia, con una certa delusione dei tanti contribuenti che, dopo gli annunci degli scorsi giorni, si aspettavano una proroga, come era già successo un mese fa alla prima scadenza.

Ma così non è stato e chi ha preso tempo per valutare l’effettiva convenienza della rottamazione, ora non potrà più avvalersene, salvo alcuni casi specifici.

La motivazione di questa decisione è presto detta: la rottamazione delle cartelle Equitalia non è stato il successo che tutti si aspettavano. Alla prima scadenza del 28 febbraio 2014, infatti, il gettito derivante dalla rottamazione è stato calcolato in circa 300 milioni di euro, saliti a circa 340 nei trentuno giorni successivi di proroga.

Visti questi risultati, è stato ritenuto inutile concedere un altro mese di tempo a chi ha ricevuto cartelle entro il 31 ottobre 2013.

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Ma, durante l”incontro di ieri tra il gruppo Per le Autonomie e il Partito democratico, sembra essere sorta la possibilità di accedere alla sanatoria per una particolare categoria di cartelle Equitalia, ovvero quelle che riguardano i debiti tributari derivanti da ingiunzione fiscale.

Nello specifico, l’ingiunzione fiscale è lo strumento utilizzato dalle amministrazioni locale per riscuotere le proprie entrate relative a multe stradali o a tasse locali. Per questa categoria di cartelle, comunque solo per quelle ricevute dai contribuenti entro e non oltre il 31 ottobre 2013, potrebbe esserci una proroga al 31 maggio 2014 per la richiesta della sanatoria, che diventerà effettiva solo dopo il via libera del Senato.

 

 

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