Se si è sotto la pensilina dell’autobus per un tempo esagerato perché l’autobus è in ritardo, adesso si può denunciare il fatto e l’azienda che gestisce il servizio di trasporti sarà multata per il suo servizio inadeguato alle esigenze dell’utenza, per il suo servizio che disattende le promesse fatte con gli orari della linea.
Il decreto legislativo numero 169 introduce delle norme che finora erano rimaste sulla carta. Per tutti i disservizi dei sistemi dei trasporti adesso saranno comminate delle multe alle aziende. Una piccola rivincita da parte degli utenti che finora, per troppo tempo, hanno subito gli effetti dei ritardi dei mezzi di trasporto pubblici e privati.
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Un’arma dalla parte dei cittadini che è già esistente ed è già applicata per il trasporto aereo, marittimo e ferroviario ma finora non era stata mai applicata al trasporto con autobus. Adesso invece si potrà protestare per i ritardi, per la soppressione delle corse ma anche per la scarsa informazione da parte degli addetti ai lavori, per la mancanza di scivoli per i disabili che sembra una cosa ormai antica ma succede che ci siano dei mezzi vecchi in circolazione.
Per ogni infrazione commessa dal personale di turno, l’impresa che gestiste il servizio di trasporti dovrà pagare delle multe molto salate che vanno da 500 a 40.000 euro. Ci saranno multe per:
- discriminazione degli utenti con limitata capacità motoria, disabili e stranieri,
- per mancanza di risposte informative complete alle domande dei viaggiatori prima, durante e dopo il viaggio,
- per il mancato rimborso in caso di prenotazioni in esubero, cancellazioni delle corse e ritardi (questi devono però superare le due ore).
Per effettuare il reclamo l’azienda dovrà mettere a disposizione un servizio interno ad hoc e anche per questo, se cioè non si adatta alla richiesta in questione, sarà sanzionata. Se dopo 90 giorni il reclamo è senza esito il passeggero può rivolgersi all’autority ma non si sa ancora bene come funzionerà questa fase 2.