Sono quasi trascorsi i 30 giorni dall’entrata in vigore delle nuove regole sull’obbligo di intestazione temporanea dei veicoli aziendali e anche se il TAR ha offerto un ripensamento sulla questione della corrispondenza tra gli intestatari di patente e libretto, sono state attivate le sanzioni per chi infrange la legge. Vediamo cosa vuol dire.
Mentre il TAR decide sulla regolarità del provvedimento, si sa che è stato attivato il regime sanzionatorio sull’obbligo di registrare alla Motorizzazione e annotare sulla carta di circolazione, l’intestatario temporaneo di un veicolo aziendale. In pratica è obbligatorio provvedere alla trascrizione quando i dipendenti usano la macchina fornita dall’azienda per un periodo superiore ai 30 giorni.
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L’obbligo è stato introdotto il 3 novembre tramite una modifica al Codice della Strada e in caso di mancata comunicazione della variazione degli intestatari di una vettura e in caso di mancata trascrizione dei dati sulle carte di circolazione, si dovranno applicare delle sanzioni che sono attive dal 4 dicembre 2014.
Si parla di sanzioni pari a 705 euro cui si potrà aggiungere il ritiro della carta di circolazione. Il Ministero ha precisato che non si tratta di una norma retroattiva quindi le sanzioni saranno applicate soltanto per i casi accertati dopo il 4 dicembre. L’annotazione sulla carta di circolazione è obbligatoria solo quando il veicolo è assegnato per uso esclusivo, personale e continuativo per un periodo che eccede i 30 giorni, oppure quando è dato in comodato d’uso. L’obbligo non sussiste se il comodatario è un famigliare convivente.
La norma non impedisce l’uso di una macchina da parte di un soggetto diverso dall’intestatario della carta di circolazione perciò senza la documentazione la violazione non può essere contestata dal conducente. Ad essere punito dalla sanzione pecuniaria è comunque il proprietario del veicolo.