Il titolo Saras compie un buon passo in avanti a Piazza Affari con un rialzo che si aggira intorno al 4,3% a 1,575 euro, supportato dal nuovo target price stabilito stamani da Societe Generale pari a 1,87 euro da 1,8 euro.
Il rating rimane in area buy: conviene dunque acquistare Saras perché a 3 volte il multiplo enterprise value/ebitda il prezzo delle azioni è interessante, visto che scambia a sconto del 66% rispetto alla sua media degli ultimi 5 anni (8,9 volte), e poi perché “per l’esercizio in corso abbiamo aumentato la nostra stima di ebitda rettificato da 337 milioni di euro a 400 milioni per riflettere un maggiore ebitda della divisione raffinazione da 70 a 138 milioni”, si legge nella nota della banca d’affari francese.
Gli esperti hanno anche ridotto la stima sull’aliquota fiscale al 33% (contro il 39% precedente) per tenere conto dell’abolizione della Robin Hood tax. Di conseguenza le stime dell’utile per azione per l’anno fiscale in corso passano da 0,06 euro a 0,11 euro. L’assunzione di un tax rate più basso aumenta anche la stima di eps rettificato 2016 e 2017 in media del 10%.
Saras ha registrato un ebitda pari a 144 milioni di euro nel primo trimestre di quest’anno e anche se il margine di raffinazione benchmark ha rallentato ad aprile, è migliorato a maggio. “Il margine di raffinazione benchmark comunicato ieri da Saras si è ulteriormente rinvigorito durante l’ultima settimana superando i 4 dollari al barile. La nostra stima per il secondo trimestre di quest’anno è di un margine benchmark di 3,5 dollari al barile”, hanno spiegato anche gli analisti di Equita.
L’aspetto interessante è la tenuta del margine su livelli attraenti nella recente fase di rialzo dei prezzi del petrolio e il ritorno in attività delle raffinerie dopo la manutenzione stagionale, segnalando probabilmente che i margini sono sostenuti da un recupero della domanda di prodotti raffinati.