L’IMU è una delle tasse più odiate dagli italiani, insieme al canone RAI, ma qualora si fosse proprietari di un immobile, è davvero difficile sottrarsi al proprio dovere di contribuenti. L’argomento è talmente sentito dalla popolazione che molti pretendenti alla poltrona di Palazzo Chigi, provato a costruire la campagna elettorale sul tema fiscale citato.
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Berlusconi, per esempio, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro promettendo agli italiani di rimborsare l’IMU grazie ad un accordo con la Svizzera, ad un maggiore prelievo fiscale su giochi e lotterie e via dicendo; Monti, invece, ha spiegato che questa operazione è praticamente impossibile da portare a termine, ma il suo avversario, secondo le statistiche, prima della replica aveva già catturato il 4 per cento del voto degli indecisi.
Fatto sta che adesso, stando al calendario fiscale è scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione unica IMU per gli enti non commerciali e come ogni buona imposta che si rispetti, scattano le sanzioni per ritardatari ed evasori.
Il termine per la presentazione della dichiarazione è stato fissato al 4 febbraio. Le sanzioni amministrative previste dalla normativa oscillano trai l 100 e il 200 per cento nel caso di mancata presentazione della dichiarazione, sanzione ridotta al 12,5% dell’imposta se si presenta entro 3 mesi. La multa varia dal 50 al 100 per cento della somma dovuta nel caso in cui la dichiarazione presentata non corrisponda alla realtà. C’è poi una sanzione pari al 30% dell’imposta per i versamenti insufficienti e in fine una multa che va dai 103 ai 516 euro per la mancata presentazione dei dati necessari ad identificare un soggetto.