Genova è stata colpito l’autunno scorso da un’alluvione che ha messo in ginocchio imprese e cittadini. Come capita spesso in queste occasioni, è stata fornita una proroga per il pagamento delle tasse, sia ai cittadini che alle imprese. Adesso però, il Comune di Genova deve chiudere il bilancio consuntivo del 2014 e batte cassa. Ecco cosa sta succedendo.
Secondo l’assessore genovese al Bilancio, Franco Miceli, non è tecnicamente possibile andare oltre la data prevista per il pagamento delle tasse sospese, perché un’ulteriore proroga impedirebbe al Comune di Genova di chiudere il bilancio consuntivo del 2014. Il Comune, d’altronde, ha un bel po’ di soldi da riscuotere visto che si parla di circa 9 milioni di euro d imposte non riscosse dall’amministrazione comunale.
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La situazione attuale, spiega ancora l’assessore, è molto critica e non si può accogliere nemmeno la richiesta sensata delle associazioni di categoria che chiedono di tramutare le tasse sospese in tasse annullate, favorendo la vera ripartenza da zero. La proposta delle associazioni è così commentata:
Una misura di questo tipo la vorremmo fare, ma le condizioni per metterla in atto non esistono. Nel 2015 si dovrà far fronte a un ulteriore, pesante taglio dei trasferimenti statali e si farà fatica a chiudere il bilancio. Non si può rinunciare a voci significative già previste nel conto economico 2014.
L’unica cosa che il Comune ha intenzione di proporre è la rateizzazione dei pagamenti. Sulla proroga della sospensione dei tributi, invece, non ci sono passi indietro per cui dal 28 febbraio si ricominceranno a pagare i tributi e tutti, cittadini ed imprese, dovranno versare IMU, TASI, TARI e COSAP.