L’incertezza che arriva dai Listini asiatici, i primi ad aprire il nuovo anno finanziario, frenano anche le Borse europee. Dall’Oriente infatti arrivano dati contrastanti che hanno avuto come riflesso un’andamento misto delle contrattazioni, sulla scia dei dati relativi all’attività manifatturiera cinese, che soffre un rallentamento nel mese di dicembre.
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L’indice Pmi di Hsbc, relativo al mese di dicembre, è a ridosso dei minimi da tre mesi a 50,5 punti, senza modifiche rispetto alla stima preliminare e in calo dai 50,8 punti registrati a novembre. L’indicatore, che mostra il sentiment dei direttori degli acquisti e sopra la quota 50 indica comunque un’espansione economica, ha afflitto i principali listini finanziari cinesi – Shanghai e Shenzhen, che hanno concluso gli scambi in calo. In territorio negativo a lungo anche Hong Kong, che alla fine registra con un più 0,1% circa, mentre a Seul ha perso il 2,2% per la pesantezza di Hyundai, affossata dalle anticipazioni sulle vendite per il 2014. La Borsa di Tokyo è chiusa per le festività, riaprirà il prossimo lunedì.
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Intanto a Milano gli indici , dopo la forte crescita iniziale nei primi scambi battute alla apertura delle contrattazioni , evidenziano un lieve rallentamento nonostante il rally di Fiat, che sigla l’accordo conveniente con il fondo Veba del sindacato dei metalmeccanici per salire al 100% di Chrysler. Il Ftse Mib evidenzia una salita del 0,15% dopo aver superato la soglia di 19mila punti nei primi minuti grazie a un balzo di oltre un punto percentuale. In Europa, così, il nuovo anno comincia all’insegna della cautela con scambi ridotti, visto il momento ancora semi-festivo.