Quando si decide di accendere un mutuo pluriennale è importantissimo valutare la sostenibilità del mutuo che deriva dal rapporto rata-reddito, l’indice utilizzato dalle banche prima di decidere sulla concessione del prestito.
Giudicare la sostenibilità
È da evitare l’errore di tener conto solo del valore assoluto della rata. Quello che deve essere preso in seria considerazione la somma del capitale ricevuto e degli interessi maturati. Naturalmente non può esserci una certezza assoluta della sostenibilità o meno del mutuo, ma ci sono alcuni dettagli che possono dare indicazioni utili. È stato stimato che il primordio che determina la sostenibilità delle rate del mutuo è il loro peso del 30% sul reddito.
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La regola del 30%
La “regola del 30%” viene generalmente usata dagli istituti di credito, che nel valutare sulla concessione del mutuo la ritengono il valore selettivo sulla sostenibilità del prestito. Per far si che il mutuo sia più sostenibile, anche a fronte di redditi bassi, si possono percorrere due strade: richiedere una cifra inferiore o allungare la durata del mutuo.
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Rapporto rata-reddito
Con la sottoscrizione del contratto si contestualizza la regola aurea del prestito. Se la concessione del mutuo prevede un lungo periodo di preammortamento, quindi un periodo in cui non si rimborsa il capitale, ma solo la quota degli interessi, la rata iniziale sarà molto bassa rispetto a quella che scatterà a regime, quando si dovrà cominciare a restituire anche il capitale.
Mercato dei mutui in brusca frenata
Negli ultimi anni riuscire ad ottenere un mutuo è diventata impresa sempre più ardua. Nel 2012 le domande per mutui residenziali fatte dalle famiglie italiane sono diminuite del 42% rispetto al 2011.