Già da quando la vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni in Grecia era ancora soltanto un’ipotesi al pari delle altre, la Germania si era subito posta sul piede di guerra contro la possibilità che la sinistra radicale potesse prendere il sopravvento, in uno stato di equilibrio europeo già di per se estremamente fragile e volubile.
Quando Tsipras è salito al potere la Cancelliera Angela Merkel e il ministro dell’Economia Wolfgang Schaeuble non hanno certo perso tempo nell’esprimere tutto il loro disappunto.
Nelle scorse ore, intervenendo al Parlamento europeo, il ministro tedesco ha evidenziato, ancora una volta, che il rispetto delle regole è fondamentale per la fiducia reciproca fra stati:
La flessibilità non deve portare a situazione in cui vengono meno le basi della fiducia quando questo giustifica il mancato rispetto delle regole è sbagliato e distrugge la fiducia reciproca. I greci soffrono non per le decisioni di Berlino e Bruxelles ma per il fallimento della loro elite politica degli ultimi decenni, nel tempo è stato dato molto aiuto al ministro delle finanze greco che ha sfruttato poco questo aiuto, bisogna dirlo. Ora l’Eurozona è stabilizzata, i paesi che avevano bisogno di aiuti lo hanno avuto, pero’ talvolta c’e’ stata l’impressione che dei problemi di un paese fossero responsabili altri: invece i problemi nascono sempre a casa ed è a casa che si devono risolvere.
Wolfgang Schaeuble è intervenuto in audizione assieme al ministro Pier Carlo Padoan, il quale si è riferito alla Germania come a un esempio da seguire, affermando di ricordare che quando è entrata nell’Eurozona la sua situazione era diversa da allora ha fatto progressi enormi e questo le ha dato la possibilità di avere grandi risultati anche sull’occupazione: quando la struttura del mercato funziona, il resto segue.