Dopo le indiscrezioni di ieri provenienti dalle colonne del Wall Street Journal, HP ha comunicato la volontà di dividersi in due aziende, che saranno quotate separatamente in Borsa e si occuperanno di core business differenti. Il mercato ha subito risposto all’annuncio in maniera univoca: comprando azioni. Prova ne è l’ascesa in Borsa del titolo, che ha Wall Street è salito del 5,40% con azioni vendute a 37,11 dollari. Già nella giornata di ieri i mercati si erano mossi positivamente. Il dato è considerevole ed è una conseguenza di quello che sarà il nuovo assetto di HP. Un assetto che privilegerà in maniera paritaria, si spera, tutte le attività del gruppo.
Lo scorporo, previo approvazione dei soci, sarà effettuato tramite distribuzione di azioni agli azionisti nel corso del prossimo anno. HP ‘darà alla luce’ due società distinte e separate. Entrambe disporranno di un fatturato annuale di oltre 50 miliardi di dollari e saranno quotate in Borsa in maniera distaccata.
Già tre anni fa, HP annunciò l’acquisizione di Autonomy Corp., società inglese di software, con l’idea di procedere verso uno spin-off della divisione pc/stampanti dalla divisione legata ad hardware e servizi ai clienti. Poi però le pressioni da parte dei principali azionisti impedirono tale operazione.
Oggi, anche JP Morgan ha dato il suo ‘ok’, tenendo presente che il mercato valorizzerebbe i nuovi core business senza creare danni a quelli precedenti che hanno configurato HP come una potenza mondiale nel secolo scorso.
Unica nota dolente: HP licenzierà 55.000 persone. Cinquemila in più rispetto alle aspettative. Una diminuzione dell’organico considerevole, che non dipende però dalla decisione di scorporare le due attività del business.