La legge di Stabilità prova a sollevare anche la categoria degli artigiani e dei commercianti riducendo gli obblighi fiscali a loro carico, per questo si parla di sconto pensioni: questi lavoratori e contribuenti hanno la possibilità di aderire al regime fiscale agevolato ai fini contributivi con la soppressione dei contributi fissi. Vediamo come.
Chi svolge un’attività d’impresa, chi è un artigiano o svolge la professione di commerciante e per questo è iscritto alla gestione IVS, in base a quanto stabilito dalla legge di Stabilità, aderendo al Regime dei Minimi ha la possibilità di avere non solo uno sconto sulle aliquote IRPEF da versare allo stato ma anche uno sconto sui contributi previdenziali.
Chi esercita un’attività d’impresa e avendone i requisiti aderisce al Regime dei Minimi, paga i contributi previdenziali non più sulla base del minimale contributivo ma soltanto sul reddito effettivo. Il che vuol dire che nella pratica coloro che sono iscritti alle gestioni INPS riservati ad artigiani e commercianti possono versare all’Istituto nazionale di previdenza sociale soltanto la quota di contributi calcolata sui redditi percepiti senza dover ottemperare al versamento dei contributi fissi.
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Sono dunque pagati all’INPS soltanto i contributi maturati sul reddito che è dichiarato ai fini IRPEF per l’anno al quale i contributi si riferiscono. I versamenti devono essere fatti nei termini previsti per il versamento delle somme dovute sulla base della dichiarazione dei redditi.
Questa opzione/opportunità non conviene quando il reddito percepito dall’imprenditore è inferiore al minimale contributivo previsto. In questo caso infatti sarebbe versata una somma inferiore al contributo fisso con il risultato di accumulare un montante contributivo inferiore non coincidente con l’anno solare.
Chi fosse interessato ad esercitare l’opzione dovrà presentare una comunicazione telematica all’INPS al momento dell’apertura della partita IVA, entro e non oltre il 28 febbraio dell’anno in cui si decide di aderire al Regime dei Minimi.