I liberi professioni e i contribuenti che volessero recuperare l’IVA detraibile sull’acquisto dei carburanti per autotrazione, possono avvalersi della carta di credito e rendere più snella l’operazione di detrazione. Infatti pagando con carta di credito e bancomat, o anche con una carta prepagata e poi usando l’estratto conto di questo strumento di pagamento elettronico, si può calcolare l’IVA da portare in detrazione ed annotarla sul registra IVA acquisti.
► Nuova legge per la trasparenza del prezzo dei carburanti
Più in generale, come stabiliva anche l’articolo 1 comma 1 del Dpr 444/1997 gli acquisti di carburante per autotrazione negli impianti stradali, doveva essere documentato con le schede carburanti, le cui annotazioni, sostituiscono la fatturazione.
Quello che ha precisato l’Agenzia delle Entrate è dall’11 maggio del 2011, in deroga all’obbligo di uso delle schede, tutti i soggetti IVA che acquistano carburante esclusivamente tramite carte di credito, carte bancomat o carte prepagate, non sono tenuti ad usare le schede carburante.
►Quando non servono le schede carburante
Il fatto che si usi la parola esclusivamente, fa prevedere che l’Erario consideri i due sistemi di documentazione, le schede carburante da un lato e le carte elettroniche dall’altro, come alternativi tra loro, quindi vuol dire che non si possono usare contemporaneamente.
Nella pratica quindi, chi paga il carburante sia con la carta che con i contanti, dovrà usare le schede carburante, mentre chi usa soltanto le carte, potrà usare il metodo delle carte elettroniche.