Se volessimo valutare la solidità del nostro sistema economico a partire dalla fiducia e dalle spese dei consumatori, in questo momento, non avremmo molto da esser contenti visto che le stime comunicate dalla Confcommercio, descrivono un quadro molto complesso e triste. Intanto parte anche l’allarme della Federalberghi.
Il 2012, ormai si sa, dal punto di vista dei consumi è stato un anno terribile e se prendiamo in esame i dati offerti da Confcommercio, possiamo renderci megli conto dell’entità della flessione nei consumi. In più si evince dal report che non ci sono segnali di ripresa e non è solo una questione di fiducia dei consumatori, stiamo proprio parlando di lavoro.
► Raggiunto l’accordo UE con buone notizie per l’Italia
In pratica, il fatto che gli italiani non spendano soldi, dipende dalla loro incerta posizione lavorativa e professionale. In appena due anni, infatti, sono stati persi quasi mezzo milione di posti di lavoro. Se poi si cercano conferme di questa situazione, basta puntare lo sguardo verso il settore turistico-alberghiero.
► Cambiano le spese, attenti al redditometro
Federalberghi, ancora una volta, è costretta a lanciare l’allarme: se nel 2012 i consumi hanno registrato una contrazione tale che non si registrava dagli anni Cinquanta, non possiamo aspettarci che ci sia un miglioramento decisivo nel 2013. Insomma, sebbene sia di minore intensità, ci sarà comunque una flessione.