Lo sappiamo benissimo: la data di scadenza dei prodotti venduti al supermercato è puramente indicativa, tanto che molti esperti sottolineano come ci sia scritto “da consumare preferibilmente entro il”. Tuttavia, se in un supermercato vendessero roba scaduta, pochi sarebbero disposti a rinnovare la fiducia all’esercizio commerciale.
►PIL in frenata e poco lavoro per la Grecia
Al massimo ci siamo abituati, in periodo di crisi, a trovare l’angolo delle offerte, quello con i prodotti che scadranno nel breve o brevissimo periodo e per questo sono venduti ad un prezzo ribassato del 50 o anche del 70 per cento. In Grecia, invece, l’austerity impone un cambiamento delle abitudini alimentari e consumeristiche tanto che nei negozi sarà consentito vendere prodotti scaduti.
Il lato positivo della notizia in questione è che si fa un passo indietro e si torna ai tempi in cui non c’era davvero niente che andasse buttato. Il lato negativo è che questo accade soprattutto perché il paese è ancora fortemente impregnato dell’odore della crisi. Il salvataggio proposto ad Atene, d’altronde, lo ha detto anche il FMI, non è stato ortodosso e i sacrifici chiesti a questo paese, sono stati davvero eccessivi.
Naturalmente la direttiva del governo che autorizza alla vendita dei cibi scaduti, impone che questi siano esposti separatamente dagli altri cibi e venduti per un periodo limitato di tempo con un forte sconto.