L’ economia italiana continua a sprofondare nella spirale della recessione. Tanto che il PIL del nostro Paese, rilevano oggi gli analisti, ha fatto registrare il suo settimo calo consecutivo. Un record negativo con pochi precedenti. Il prodotto interno lordo italiano, infatti, nel corso dei primi tre mesi dell’ anno 2013, è calato del 2,3% rispetto al 2012 e dello 0,5% rispetto ai dati congiunturali.
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Sono dunque sette trimestri consecutivi che in Italia non si registrano risalite nelle percentuali del PIL, che continua a mostrare una flessione duratura così lunga che è ormai entrata a far parte delle serie storiche negative. E i dati dell’ economia reale sono addirittura peggiori di quelli previsti dall’ Istat che in precedenza aveva ipotizzato un calo congiunturale limitato allo 0,3% su un decremento del 2,3%.
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Gli economisti, allora, sulla base dei dati effettivi, si esprimono in maniera scettica rispetto alle possibilità di una futura ripresa: è maggiormente ipotizzabile una ulteriore flessione dell’ 1,5% anche nei prossimi mesi, dal momento che l’ economia italiana è solita rimanere in negativo nei trimestri centrali dell’ anno e dal momento che non si può neanche escludere addirittura un peggioramento.