La bicicletta è un mezzo di locomozione sempre più utilizzato. Un vero e proprio culto, che si diffonde sia come passione sportiva che come mezzo urbano di spostamento, e a goderne sono i titoli di uno dei giganti del settore: Shimano, il produttore giapponese di cambi e freni per le due ruote.
Il gruppo nipponico è pronto a cavalcare anche i cambiamenti regolatori: l’Uci (il governo mondiale delle due ruote) potrebbe a breve eliminare il veto all’uso dei freni a disco nelle competizioni professionistiche, aprendo a una nuova soluzione tecnica che – soprattutto se diffusa su scala globale – potrebbe contribuire a rafforzare la leadership di Shimano.
Ad analizzare la situazione è il Financial Times, che cita anche studi di analisti del settore. Dopo la fase di sperimentazione inaugurata qualche mese fa, dice il quotidiano della City, l’Unione ciclistica internazionale potrebbe aprire le competizioni professionistiche su strada (per intendersi il Tour de France, il Giro d’Italia o le grandi classiche del Nord) alla tecnologia a disco. Se questo dovesse accadere, dicono gli esperti, il nuovo tipo di freno potrebbe debordare rapidamente nel movimento di appassionati che anche in Italia ha gonfiato sempre più le sue fila.
Questo cambiamento regolatorio fa scattare il consiglio ‘buy’, cioè di acquistare il titolo Shimano, da parte dei broker. L’azienda giapponese (che tra l’altro è main sponsor della stessa Uci) è leader del segmento e ha scavato un vantaggio competitivo nei confronti dei rivali Sram e Campagnolo. Non è un caso che le azioni trattino ai massimi storici sulla Borsa di Tokyo e che la capitalizzazione di mercato sia di 14 miliardi di dollari.