Grazie allo spread stabile, fra Btp italiani e Bund tedeschi, è stato registrato un ritorno in massa da parte del popolo del reddito fisso su Bot e Btp.
. I rendimenti nel breve termine, dopo il taglio dei tassi operato la scorsa settimana dalla Banca Centrale Europea seguito al nuovo minimo storico dello 0,25%, sono diminuiti molto e la curva dei titoli più lunghi è influenzata maggiormente dalla tesi sempre più accreditata di una riduzione del tapering, il programma di stimolo da parte della Federal Reserve.
>Il rendimento dei nuovi titoli di Stato indicizzati all’inflazione
Si tratta, in realtà, di una prospettiva che pesa maggiormente sui Bund, che, considerati asset rifugio tendono a ricalcare l’andamento dei Treasuries. Secondo alcuni esperti, infatti, ‘il grosso del movimento avviene sugli asset core, su Bund e Treasuries, e oggi i periferici vanno un pò a ruota, anche se stanno tenendo meglio.
>Banche rimborsate con titoli di Stato?
Più lo spread tra bond italiani e tedeschi si riduce, più le obbligazioni emesse da Roma, diventano attraenti per gli investitori giapponesi. Gli investitori istituzionali nipponici stanno infatti acquistando titoli di Stato italiani.
E il ministero delle Finanze di Tokyo ha reso noto che nella settimana conclusasi il 9 novembre gli investitori giapponesi sono risultati acquirenti netti di titoli obbligazionari esteri per 237,1 miliardi di yen, dopo i 276,6 miliardi di yen di shopping della settimana precedente e i 1.034 miliardi di ottobre.
Nell’ultima settimana i volumi sono stati molti ampi, con acquisti per 3.688 miliardi di yen e vendite per 3.331 miliardi. E si rafforza l’attenzione per i bond di Italia e Spagna: a settembre, per esempio, gli investitori nipponici hanno effettuato acquisti netti di bond italiani per 35 miliardi di yen (circa 353 milioni di dollari).