Vive un periodo particolarmente positivo il settore delle imprese tecnologiche e dell’innovazione in Israele. Nel corso del 2014, infatti, si è potuta registrare una straordinaria crescita degli investimenti nel comparto, così come confermato anche dalle indicazioni diffuse dal centro di ricerca IVC – Israel Venture Capital – di Israele, che ha confermato una raccolta record da circa 3,4 miliardi di dollari, corrispondenti a oltre 3 miliardi di euro.
Il mondo dell’alta tecnologia e dell’innovazione continua così a rappresentare un trend positivo per il Paese, dopo gli importanti successi conseguiti già nel corso del 2013. In quell’anno, infatti, la raccolta di investimenti aveva raggiunto la cifra di 2,4 miliardi di dollari, segnando un incremento di circa 2 miliardi di euro. Ma quello dello scorso anno è stato, a confronto, un vero e proprio boom, concretizzatosi in un incremento pari al 46 per cento e prodotto da oltre 650 imprese attive.
A riportare questa interessante notizia è la nuova rivista online Silicon Wadi, che fa del settore della tecnologia e dell’innovazione – e dei business ad esse collegati – il suo focus primario. Il progetto nasce dalla collaborazione di esperti, professionisti e studiosi provenienti da Israele, Francia ed Italia, che hanno come scopo la condivisione di saperi, tecniche e conoscenze del settore hi – tech all’interno dell’Unione Europea.
Il nuovo magazine online Silicon Wadi si ispira sin dal titolo alla reale Silicon Wadi presente lungo la costa israeliana, dove hanno trovato posto numerose imprese e start up attive nel campo dell’innovazione. Sono proprio queste le imprese che, nei mesi appena trascorsi, hanno vissuto la crescita record appena descritta.
Tutti gli interessati e gli operatori del settore innovazione possono quindi ora restare in contatto con le notizie più utili e interessanti relative a settori quali tecnologia, economia, finanza, e medicina attraverso le pagine di Silicon Wadi, pubblicate sia in lingua italiana che in lingua francese, e attraverso i canali Facebook e Twitter della rivista.