Si farà. Lo sciopero generale del gruppo Whirlpool è previsto per il 12 giugno e contemplerà una manifestazione a Varese.
Ad annunciarlo sono i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella. “E’ necessario mettere in campo la mobilitazione generale di tutto il Gruppo Whirlpool per impedire licenziamenti e chiusure di stabilimenti ed affermare un piano industriale e di investimenti che qualifichi progettazione e produzione di elettrodomestici nel nostro paese”, affermano. Per queste ragioni, proseguono, “proclamiamo per il 12 giugno otto ore di sciopero e una manifestazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo a Varese. Nei prossimi giorni, al riguardo, sarà convocato il coordinamento sindacale unitario”.
La decisione arriva dopo una serie di giornate arroventate dal piano di riorganizzazione presentato dalla società che ha acquisito Indesit. La multinazionale americana prevede la chiusura di 4 siti, tra cui quello di Carinaro, e oltre 2mila esuberi. La doccia fredda è stata rappresentata dall’integrazione del piano con la parte amministrativa, che ha fatto emergere altri 600 esuberi tra impiegati e personale della ricerca, facendo appunto salire il totale di posti a rischio oltre le duemila unità: un terzo della forza lavoro italiana. Un progetto che lo stesso governo, che in passato aveva accolto l’acquisizione incassando rassicurazioni sul destino del lavoro, ha rigettato pesantemente. “E’ un piano inqualificabile” ha detto il ministro Federica Guidi.
Circa la vertenza, è stato duro e deciso l’intervento del ministro del lavoro Giuliano Poletti: “La posizione deve essere questa: tu, Whirlpool, devi rimetterti in tasca quel piano, dichiarare la disponibilità a trattare e io vengo anche questa notte stessa”.